Riccardo: una storia di vulnerabilità divenuta opportunità

Progetto P.I.L.AR: quando l’obiettivo è l’inclusione lavorativa

Un viaggio in treno Subbiano – Arezzo. Un colloquio. Un’opportunità lavorativa. Riccardo ha iniziato così il suo rapporto con Change Capital, una start-up, a breve Pmi, piattaforma di intelligenza artificiale per l’accesso al credito e finanza agevolata per le piccole e medie imprese.
Riccardo è uno dei ragazzi del progetto P.I.L.AR, progetto per l’inclusione lavorativa aretina, un progetto cofinanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione nell’ambito dell’avviso “Servizi di accompagnamento al lavoro per persone svantaggiate – II edizione” approvato con D.D. n. 14657 del 21 luglio 2022, che vede come capofila il Consorzio COOB e numerosi partner presenti nel territorio. «Il Centro servizi del progetto P.I.L.AR si occupa di percorsi di accompagnamento al lavoro per persone vulnerabili e in questo abbiamo fatto i colloqui con Riccardo – dice Camilla Esposito, membro Centro servizi P.I.L.AR. L’incrocio tra le azioni di matching tra la sua figura professionale, cioè quello che è emerso dal colloquio di orientamento che ha fatto appositamente con gli orientatori, e poi il collegamento con le aziende che avevamo disponibili e che sono state profilate attraverso l’azione di scouting, siamo giunti a Change Capital». Il tirocinio è durato tre mesi, senza alcuna criticità ma anzi, incrementando competenze e mostrando forte capacità di problem solving capire anche dai monitoraggi in alcune situazioni. «Si può definire dunque un percorso brillante sia da parte sua ma anche da parte dell’azienda che è stata capace di accogliere il percorso» conclude Camilla Esposito.

Da una ditta di metalmeccanica a Castelnuovo dei Sabbioni a Change Capital: «Appena entrato mi sono sentito subito accolto, circondato da giovani e professionisti che mi hanno fatto sentire subito a mio agio. Il posto moderno, una mia scrivania ed un tutor che mi seguiva veramente, che mi consigliava, che mi aiutava. A parlare è Riccardo F., un giovane di 33 anni, che ha sfruttato questa occasione mettendosi in gioco ed essendo semplicemente se stesso. «Faccio un part time che mi permette di prendere il treno la mattina e nel pomeriggio essere a casa: bevo tanti caffè e per questo mi prendono un po’ in giro ma poi passo la giornata ad aggiornare database, leggere e rispondere a e-mail».
Riccardo si è sentito subito parte di un qualcosa, di un gruppo, di un ambiente accogliente e moderno, ma anche l’azienda: «Nostro obiettivo era proprio di quello di trasmettergli quanto più possibile inizialmente la nostra cultura aziendale che poi è la relazione anche tra le persone – dice Simone Terrinoni, inside sales manager in Change Capital.
Ce l’ha messa veramente tutta Riccardo ed anche tutti i colleghi con cui si è interfacciato sono stati una squadra validissima perché ognuno di loro gli ha dato sempre qualcosa in più e l’ha detto anche noi prima alla fine l’attività che ha svolto nei mesi di prova. Il raggiungimento del progetto, a nostro avviso, è stato assolutamente raggiunto. Riccardo ci ha messo tanto del suo e siamo contenti che faccia parte del gruppo: ha davanti a sé tantissime e-mail, cene aziendali e, immagino, tanti caffè alla macchinetta d’ora in poi»

Change Capital è nata nel 2019 ed è una piattaforma di intelligenza artificiale per l’accesso al credito e finanza agevolata per l’PMI. «Riusciamo a seguire imprese anche se non sono qui fisicamente.
Abbiamo vari uffici in Italia, Arezzo, Firenze, due a Milano, Brescia e Viterbo: uniamo la tecnologia alle capacità umane e molta gente ha paura dell’intelligenza artificiale e che farà perdere il lavoro, secondo me invece creerà dei posti di lavoro – afferma Francesco Brami, fondatore e CEO. «Serviranno delle figure diverse come tutti i cambiamenti che ci sono stati anche nel mondo industriale».