Il Valdarno capitale dell’agricoltura sociale

5 laboratori per soggetti svantaggiati. Le attività si sono svolte presso l’aia di Ramarella, gestita da Koinè e presso l’azienda agricola Paterna.

5 giovani con disturbi dello spettro autistico e 22 persone svantaggiate, 11 al di sotto dei 40 anni e altrettante al di sopra. Tutti sono state protagonisti del progetto di agricoltura sociale in Valdarno che, nell’ambito del Programma di sviluppo regionale toscano, è stato realizzato dalla cooperativa Koinè, in qualità di capofila, dalla cooperativa sociale Betadue, dalla cooperativa Paterna, dalla Società agricola Riofi e dai Comuni di Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna e Laterina Pergine Valdarno.

Nel corso del progetto sono stati attivati 5 laboratori di agricoltura sociale rivolti a soggetti svantaggiati. Le attività si sono svolte presso l’aia di Ramarella, gestita da Koinè e presso l’azienda agricola Paterna: due incontri settimanali della durata di 4 ore ciascuno. Le attività sono state di viticoltura e olivicoltura e semi antichi. Presso l’aia di Ramarella sono state realizzate complessivamente tre attività laboratoriali che hanno interessato l’ortocoltura e i grani antichi. L’ultima, nel periodo tra settembre 2022 e marzo 2023, ha coinvolto soggetti particolarmente fragili con disturbi dello spettro autistico. Per ciascuna persona presa in carico dal progetto che ha partecipato alle attività laboratoriali, sono state predisposte schede di valutazione, progetti personalizzati e schede di verifica compilate dai tutor del progetto di concerto con gli assistenti sociali di riferimento”.

Lo sviluppo dell’agricoltura sociale è legato alla sua capacità di creare rete sul territorio e di essere presente anche sui nuovi mercati del settore alimentare. Chiave di volta di questo sviluppo è la cooperativa sociale Betadue con i suoi marchi Tuttigiorni e Tuttibuoni con i prodotti del territorio, in prevalenza freschi e con materie prime DOP, IGP e biologiche provenienti dal Valdarno e dalla filiera dell’agricoltura sociale. Sono prodotti che vanno nelle mense scolastiche, mense di comunità ed esercizi pubblici, coinvolgendo aziende agricole locali e le cooperative sociali di inserimento lavorativo. La qualità delle derrate utilizzate per la preparazione dei prodotti è alla base della qualità del servizio. La selezione dei fornitori, la loro qualifica e il controllo continuo della qualità è un aspetto centrale nel modello Tuttigiorni il cui format è attento non solo alla qualità organolettica e nutrizionale dei prodotti ma anche alla qualità integrata e partecipata, consapevole e responsabile, dell’intero processo produttivo.

Anche nel solco di questo progetto nel 2020 Betadue ha dato vita insieme Terzo Cerchio srl a Tuttibuoni, una startup dedicata alla food innovation che opera nell’ambito della ristorazione rigenerativa, dello street food, della gestione di ristoranti ed esercizi pubblici.

Tre le amministrazioni comunali coinvolte: Laterina Pergine, Loro Ciuffenna e Terranuova Bracciolini.