E’ stato riaperto, dopo 3 anni d’interruzione dovuti al Covid, il Centro Diurno di via Chiassaia ad Arezzo della Fraternità Federico Bindi onlus.
“La riapertura del centro ha, per tutti noi, un grandissimo valore simbolico e spirituale- ha dichiarato il Presidente Cristiano Rossi. Riaprire significa tornare ad accogliere, con quello stile fraterno che ci ha sempre caratterizzato. Poter incontrare persone conosciute o sconosciute, ascoltare le loro storie, le loro richieste di aiuto, costruire mano a mano un rapporto di fiducia e di affido, significa ricominciare ad essere quel presidio di comunità che ci è a lungo mancato. In questi tre anni abbiamo, comunque, supportato tante persone accogliendole nelle nostre case, sostenendole nelle necessità materiali, offrendo occasionalmente e individualmente il servizio doccia e lavanderia”.
Il centro diurno è aperto due mattine a settimana con l’intenzione di estendere l’orario anche ad altri giorni: sono offerte una piccola colazione, lavanderia e doccia, deposito bagagli, relazione ed ascolto.
Nelle case della Fraternità Federico Bindi sono attualmente accolte 19 persone: nella Casa Federico di via Chiassaia sono 8; nella Casa Federico di via Benedetto Varchi 6, oltre alla famiglia filippina con cui viene condiviso un appartamento; nella Casa Mamma Grazia di via Benvenuti 5 persone, donne di varia nazionalità che trovano nella casa accoglienza e supporto.