Il progetto “Urban Housing Coop-Net”, promosso da Cooperativa CooperToscana, ha vinto il Premio Urbanistica 2023, il premio istituito dalla rivista dell’INU – Istituto nazionale di urbanistica, che viene assegnato ai progetti più votati tra quelli presentati a UrbanPromo, l’evento nazionale sulla rigenerazione urbana organizzato dall’INU e da Urbit.
“Urban Housing Coop-Net” ha ottenuto il premio nella categoria “Nuove modalità dell’abitare e del produrre”. Il premio è stato consegnato durante l’ultima edizione di Urbanpromo “Progetti per il Paese”, che si è svolta a dall’7 al 10 novembre scorso.
“L’arretramento del welfare pubblico spinge a cercare risposte a bisogni, individuali e collettivi, nella capacità delle persone e delle realtà della società civile di autorganizzarsi per condividere risorse e attivare processi generativi di valore sociale su base mutualistica: il welfare generativo.
Facilitare la nascita di comunità abitative significa attivare nuovi elementi in grado di unire e tenere insieme le persone: condividere lo stesso luogo di residenza non è sufficiente.
Il valore aggiunto sta nei servizi all’abitare dei quali la comunità abitativa rappresenta componente primaria nelle strategie di definizione e produzione dell’offerta da co-progettare.
L’Urban Housing è un nuovo modo di abitare sperimentando strumenti e forme per innovare la cooperazione quale forma di gestione sostenibile di contesti abitativi collaborativi e dei rispettivi ambiti di prossimità, nei quali le comunità abitative divengono nodi interattivi diffusi nel territorio, e quindi nuovo tessuto sociale.” (www.urbanpromo.it)
Progetto promosso da: Cooperativa CooperToscana
Advisor tecnico sociale: Abitare Toscana
Con il supporto di Sociolab Società Cooperativa e Impresa Sociale
Con il contributo di CoopFond e dell’Associazione Legacoop Abitanti
Consuelo Buggiani, Presidente Cooperativa Samarcanda e Responsabile degli Inserimenti Lavorativi del Consorzio COOB : “Come ruolo di sviluppatori di comunità insieme ai partner territoriali, abbiamo ormai compreso che la nostra natura può avere elementi trasferibili in questo ambito, trasferibili alle persone che vanno a costruire queste comunità. Condividere insieme spazi, utilizzare attrezzature condivise in un’accezione di inclusione ci è sembrato un modo valido per promuovere delle attività che potessero essere generative di un senso di appartenenza e di una voglia di utilizzare gli spazi comuni in maniera condivisa. Oltre a ciò, nel momento in cui la cooperativa viene chiamata a svolgere un’attività, la effettuiamo in maniera sostenibile e attraverso l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Nel futuro vediamo un ampliarsi di opportunità”.